«Esiste il fondato sospetto di una beffa attorno al luogo della sua nascita: tutte le biografie indicano infatti Viareggio come suo luogo natale, ma in più occasioni il Monicelli ha affermato di non essere nato in quella che ha comunque considerato sua città d’origine bensì a Roma, nel quartiere Prati. Ad avvalorare la tesi anche altri elementi: il padre (redattore del quotidiano Avanti!, di altri periodici di area socialista e de il Resto del Carlino, nonché futuro creatore di Penombra, la prima rivista italiana di cinema) abitava a Roma e a Roma il Monicelli frequentò le scuole elementari». Con queste parole si apre la biografia di Mario Monicelli, redatta da Stefano Della Casa e inserita nel 75° volume (MIRANDA – MONTANO) del Dizionario Biografico degli Italiani, pubblicato in questi giorni dall’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani.
Mario Monicelli nacque a Viareggio?
Nella voce si ripercorre la vita e la lunghissima produzione cinematografica di quello che può essere considerato, senza dubbio, l’iniziatore del filone della commedia all’italiana. Tra i suoi film una menzione meritano sicuramente I soliti ignoti (1958), La grande guerra (1959), L’armata Brancaleone (1966), Romanzo popolare (1974), Amici miei (1975), Un borghese piccolo piccolo (1977), Il marchese del Grillo (1981), Speriamo che sia femmina (1986), Parenti serpenti (1992).
Mario Monicelli – come sottolinea la Treccani – non è stato solo il regista della commedia all’italiana che nel corso di una lunghissima carriera ha diretto tutti i maggiori attori della nostra cinematografia (solo per citarne alcuni, Totò, Alberto Sordi, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Monica Vitti, Ugo Tognazzi) e conseguito i maggiori successi commerciali; «egli è stato un testimone ironico, attento e appassionato delle evoluzioni della società italiana e, specialmente negli ultimi anni, capace di prendere posizione sui temi politici e sociali emergenti».
«Monicelli – scrive Stefano Della Casa – è stato inoltre, e fino all’ultimo, in grado di decidere della sua vita: la sera del 29 novembre 2010, mentre era ricoverato all’ospedale San Giovanni a Roma, dopo aver appreso che una malattia lo avrebbe privato di quella totale indipendenza sulla quale aveva basato la sua esistenza, scelse di suicidarsi». Mario Monicelli era nato il 16 maggio 1915 da Tomaso e da Maria Carreri.
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